Ecobonus 110 per cento come funziona

Ecobonus 110 per cento come funziona

Ecobonus 110 per cento come funziona

Ecobonus 110 per cento come funziona

Oggi scrivo questo articolo per farti capire come funziona l’Ecobonus 110 per cento.

Sarà un articolo ricco di informazioni precise e valide per offrirti il massimo dell’informazione quindi resta con me sino alla fine e approfondisci se ti va attraverso gli argomenti correlati sia visivi che testuali.

Chi sono

Mi chiamo Ciro Muto, e sono un divulgatore di notizie finanziarie sul web, per le situazioni più disparate.

Con l’articolo di oggi vedremo come funziona l’Ecobonus 110 per cento.

Per farlo, ti offrirò la mia esperienza, riservandoti anche alcuni vantaggi e consigli inediti.

Come funziona l’ecobonus 2020? La detrazione per i lavori di risparmio energetico si arricchisce di importanti novità: accanto al rimborso del 50 o 65 per cento debutta il super bonus del 110 per cento. Tutte le istruzioni nella guida aggiornata con le ultime modifiche.

Come funziona l’ecobonus 2020, la detrazione per il risparmio energetico?

L’ecobonus si arricchisce di un’importante novità: dal 1° luglio 2020 e fino al 2021 sarà possibile accedere alla detrazione del 110%, che si affianca alle aliquote ordinarie del 50 e del 65%.

Le novità introdotte dal decreto Rilancio portano alla necessità di riepilogare come funziona l’ecobonus 2020 e quali sono i lavori ammessi in detrazione fiscale.

La detrazione per i lavori di risparmio energetico rappresenta ad oggi una delle agevolazioni più importanti per chi intende effettuare lavori in casa.

La detrazione del 50 o 65% copre poi un elenco variegato di spese: rientrano nell’ecobonus le spese per sostituzione di finestre ed infissi, caldaie, pompe di calore. Insomma, sono diversi i lavori detraibili, secondo diverse aliquote e limiti di spesa.

L’ecobonus del 110% sarà invece riconosciuto esclusivamente per un ristretto numero di lavori, quelli che garantiscono le più elevate performance di risparmio energetico. Effettuare uno dei lavori trainanti consentirà però di accedere alla super detrazione per tutte le spese sostenete.

Dopo le premesse, vediamo punto per punto come funziona l’ecobonus 2020, quali i lavori detraibili con il bonus risparmio energetico e quando si avrà diritto alla detrazione del 110%, con possibilità di cessione del credito anche alle banche.

Ecobonus 2020: come funziona la detrazione

L’ecobonus è il nome con il quale è definita la detrazione riconosciuta per i lavori di risparmio energetico effettuati sia su edifici singoli che in condominio.

Anche nel 2020 sarà possibile accedere ad una detrazione fiscale dal 50 al 65 per cento per i lavori su edifici singoli, che sale fino al 75 per cento per le spese per interventi di riqualificazione energetica dei condomini.

La detrazione per interventi sulle abitazioni riguarda tutti gli interventi e le spese sostenute ai fini di:

  • miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre e infissi);
  • Installazione di pannelli solari
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • interventi di domotica, cioè installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento.

Per capire come funziona l’ecobonus è necessario analizzare tutte le regole per punti, a partire dai lavori ammessi in detrazione fiscale, fino alle diverse aliquote e limiti di spesa.

Partiamo però da un cenno alle novità che debutteranno a partire dal 1° luglio 2020.

Ecobonus 2020, detrazione fiscale fino al 110 per cento e con cessione del credito: le novità del decreto Rilancio

A partire dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2021 partirà il super bonus del 110% per i lavori in casa finalizzati al risparmio energetico e all’adeguamento antisismico.

Il testo del decreto Rilancio prevede l’avvio del sismabonus e dell’ecobonus del 110%, fornendo l’elenco dei lavori per i quali si potrà accedere alle detrazioni maggiorate:

  • interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. La detrazione di cui alla presente lettera è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 60.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;
  • interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione. La detrazione di cui alla presente lettera è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito;
  • interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici di cui al comma 5 e relativi sistemi di accumulo di cui al comma 6, ovvero con impianti di microcogenerazione. La detrazione di cui alla presente lettera è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

L’ecobonus del 110% spetterà per tutti i lavori di efficientismo energetico (articolo 14 decreto legge n. 63/2013), nei limiti di spesa individuati per ciascuno di essi, a patto che venga eseguito almeno uno degli interventi elencati in precedenza.

Il super bonus del 110% spetterà anche per i lavori di adeguamento antisismico (sismabonus).

Consentire ai contribuenti di ristrutturare casa gratis è l’obiettivo della nuova detrazione fiscale del 110%, finalità perseguita con l’avvio di un doppio meccanismo di sconto in fattura e cessione del credito anche alle banche. Sarà tuttavia da attendere l’avvio del complesso iter attuativo, fondamentale per dare il via all’ecobonus del 110%.

Ecobonus 2020: aliquote detrazione e lavori ammessi

In attesa quindi dell’avvio a regime della nuova super-detrazione del 110%, facciamo il punto sui lavori attualmente ammissibili all’ecobonus.

La detrazione riconosciuta per i lavori di risparmio energetico è differente in relazione alla tipologia di spesa sostenuta. Anche per il 2020, l’ecobonus è stato confermato con tre aliquote differenziate.

  • Detrazione ecobonus 50% per i seguenti interventi
    • interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
    • schermature solari;
    • caldaie a biomassa;
    • caldaie a condensazione, che continuano ad essere ammesse purché abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.18/2013. Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.
  • Detrazione ecobonus 65% per i seguenti interventi
    • interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
    • pompe di calore;
    • sistemi di building automation;
    • collettori solari per produzione di acqua calda;
    • scaldacqua a pompa di calore;
    • generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.
  • Detrazione ecobonus al 70% o 75% per i seguenti interventi
    • interventi di tipo condominiale. Attenzione: tale detrazione vale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. Qualora gli stessi interventi siano realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e siano finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico determinando il passaggio a una classe di rischio inferiore, è prevista una detrazione dell’80%. Con la riduzione di 2 o più classi di rischio sismico la detrazione prevista passa all’85%. Il limite massimo di spesa consentito, in questo caso passa a 136.000 euro, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

Ecobonus 2020: importo massimo spesa detraibile

Ecobonus 110 per cento come funziona

Non solo la percentuale di detraibilità ma anche l’importo massimo di spesa ammessa all’ecobonus 2020 cambia in base alla tipologia di lavorio effettuato.

Il limite massimo detraibile è pari a:

  • 100.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica;
  • 60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio;
  • 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, ovvero installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia;
  • 60.000 euro per l’installazione di pannelli solari utili alla produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università

Tra le opportunità previste per l’accesso alle detrazioni fiscali dal 50% all’85% è ancora poco conosciuto il contratto di servizio energia Plus, rivolto a chi non ha la disponibilità economica necessaria per l’accesso alle agevolazioni fiscali.

Ecobonus 2020, novità: sconto in fattura solo per i condomini

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Tramonta dal 1° gennaio 2020 la possibilità di ottenere l’ecobonus direttamente come sconto in fattura. La contestatissima misura introdotta dal Decreto Crescita, è stata fortemente ridimensionata dalla Legge di Bilancio.

L’opzione sarà riconosciuta soltanto per i grandi lavori in condominio, di importo pari o superiore a 200.000 euro. Soltanto in tal caso i condomini potranno optare, in luogo della detrazione fiscale da ripartire in 10 anni, per l’applicazione diretta dello sconto sulla spesa sostenuta, importo che sarà decurtato dal totale del corrispettivo relativo ai lavori effettuati direttamente dall’impresa.

Sarà l’impresa a recuperare l’importo mediante compensazione con modello F24 in 5 anni, con possibilità di ulteriore cessione del credito ai fornitori anche indiretti di beni e servizi.

Chi può richiedere l’ecobonus

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L’ecobonus 2020 può essere richiesto da tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile in favore del quale vengono posti in essere lavori finalizzati al risparmio energetico

Potranno richiedere la detrazione fiscale anche i contribuenti incapienti in relazione alle spese sostenute in edifici privati: si tratta, in pratica, di chi ha redditi esentasse in quanto inferiori al minimo.

Nel dettaglio, i contribuenti che possono richiedere la detrazione fiscale sono:

  • i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
  • le associazioni tra professionisti;
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • persone fisiche ovvero: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.

La detrazione fiscale è riconosciuta soltanto su lavori di riqualificazione energetica effettuati su unità immobiliari ed edifici residenziali esistenti.

Non sono ammesse in detrazione le spese sostenute in corso di costruzione di un nuovo immobile.

Ecobonus 2020: pagamento spese con bonifico parlante

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Le spese detraibili con l’ecobonus dovranno essere pagate:

  • per i contribuenti non titolari di reddito d’impresa, esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. I contribuenti nel versamento con bonifico dovranno indicare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il c.f. del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento;
  • i contribuenti titolari di reddito d’impresa non sono soggetti all’obbligo di pagare tramite bonifico ma l’importante è conservare idonea documentazione per la prova delle spese.

Comunicazione ENEA Ecobonus 2020

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Tra gli adempimenti previsti per beneficiare dell’ecobonus vi è l’obbligo di comunicazione ENEA delle spese effettuate entro la scadenza di 90 giorni dalla data di fine dei lavori.

Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali dell’Ecobonus 2020 bisognerà inviare all’ENEA i seguenti dati:

  • dati anagrafici del beneficiario;
  • informazioni relative all’immobile oggetto di intervento;
  • tipologia di intervento.

Per i lavori avviati nel 2020 il portale ENEA è stato reso disponibile a partire dal 25 marzo. Sarà questa la data a partire dalla quale decorrono i 90 giorni di tempo: per i lavori conclusi dal 1° gennaio e fino a marzo si avrà quindi tempo fino al 23 giugno 2020.

In sede di compilazione, si consiglia di consultare le istruzioni contenute nel vademecum per l’Ecobonus pubblicato da ENEA, contenente una scheda per ciascuna delle tipologie di lavoro ammesso in detrazione fiscale.

In conclusione

Oggi abbiamo visto come funziona l’Ecobonus 110 per cento.

Se le informazioni sono state di tuo gradimento ti invito a salvare il sito nei preferiti e a tornare per i prossimi articoli.

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